Verza

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Nome scientifico: Brassica oleracea sabauda

Famiglia: Brassicacee

Colore: verde

Indice

Stagionalità

Il cavolo verza è di stagione da ottobre a marzo.

Varietà

La verza è una tipologia di cavolo, come per esempio il cavolo cappuccio viola, il cavolo nero e il cavolo bianco. Esistono diverse varietà di cavolo verza, tra cui:

  • il Violaceo di Verona, di colore verde-violaceo;
  • il Vetus e il S. Martino d’Asti, di colore verde chiaro;
  • il Monarch, di colore verde scuro.

Inoltre, esistono alcune varietà locali, come:

  • cavolo verza d’Asti San Giovanni (Pasqualino);
  • cavolo verza di Milano (cavolo di Savoia).

Informazioni nutrizionali

Per gli adulti la porzione consigliata per la verza corrisponde a 200 g (pesata cruda e al netto degli scarti). Questa porzione è indicata anche per i bambini dagli 11 anni, mentre per i più piccoli varia come riportato nella scheda introduttiva.

Per quanto riguarda i micronutrienti, il contenuto calorico della verza è molto basso (27 kcal/100 g).

Tutti i cavoli sono ricchi di fibre, ma la verza, ne è la più ricca: contiene circa 3,1 g di fibra ogni 100 g di prodotto, quindi, una porzione di verza copre quasi il 25% del fabbisogno giornaliero di fibre di un adulto.

Tra le vitamine presenti, spicca la vitamina C, che però si riduce anche del 50% se viene cotta in acqua per lungo tempo (nei consigli indicazioni sui metodi migliori di cottura).

Altre vitamine ben rappresentate nella verza sono la vitamina A, la vitamina K e i folati.
Tra i minerali, il più importante è il potassio. Ottimi anche i contenuti di calcio, magnesio, fosforo e ferro. Per aumentare l’assorbimento di quest’ultimo, però, è consigliato consumare una porzione di frutta ricca di vitamina C dopo il pasto, come ad esempio un’arancia o un kiwi.

La verza ha dei tempi di conservazione molto variabili, in base a diverse condizioni.
Se si ha a disposizione una cantina non troppo umida, è possibile disporle in una cassettina di legno, ben distanziate l’una dall’altra e coperte con un canovaccio. In questo modo, le verze possono durare anche diversi mesi.

In alternativa, è possibile conservare la verza intera in frigorifero nel cassetto delle verdure per una-due settimane. Quando viene aperta, però, occorre avvolgere la parte del cavolo rimasta nella pellicola e riporla in frigo per non più di 3-4 giorni.
In ultimo, è possibile anche congelare la verza, dopo averla tagliata finemente, sbollentata per 3-4 minuti, passata velocemente sotto l’acqua fredda e fatta asciugare bene su un canovaccio: la conservazione negli appositi sacchetti per alimenti in questo caso arriva fino a 12 mesi.

Consigli e curiosità

  • Se la cottura prolungata in acqua della verza riduce il contenuto di vitamina C, il modo migliore per consumarla è a crudo in insalata, ma se si preferisce cuocerla, prediligere cotture al vapore, cotture rapide in padella oppure sbollentata in poca acqua per meno di 10 minuti;
  • per non perdere i micronutrienti rilasciati durante la cottura in acqua, utilizzare quest’ultima per altre preparazioni, ad esempio come brodo vegetale per un risotto;
  • per neutralizzare il cattivo odore emanato dalla verza durante la cottura, a causa dei composti solforati in essa presenti, è possibile aggiungere in pentola del succo di limone o un cucchiaio di aceto;
  • le verze migliori e più tenere sono quelle che hanno subito la “prima gelata”, cioè quelle consumate nei mesi più freddi dell’anno, quelle pesanti e con le foglie ben chiuse.

Idee per sfiziose ricette senza glutine

Scheda redatta dalla dietista Jasmin Soliman con la collaborazione di Elena Sironi e Lavinia Cappella

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