Melanzana

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Nome scientifico: Solanum melongena L.

Famiglia: Solanacee

Colore: blu-viola

Indice

Stagionalità

Da giugno si possono trovare le primizie, ma sono di stagione da luglio a settembre.  A ottobre sono presenti le tardive.

Varietà

Sono note tantissime varietà di melanzane distinguibili per forma (allungata, tonda o ovale) e per colore (dal lilla molto chiaro al viola intenso).
L’unica tipologia di melanzana che ha ottenuto la certificazione DOP a livello europeo è la Melanzana Rossa di Rotonda DOP Basilicata, con forma simile ad un pomodoro e colore rosso, che non è tra le più consumate, a dispetto di altre varietà più comuni, come:

  • tonda di Firenze, con buccia di color viola chiaro e gusto delicato;
  • Palermitana, rotonda e viola scuro;
  • violetta di Napoli, allungata e snella, con polpa dal sapore forte e piccantino.

Informazioni nutrizionali

Per gli adulti la porzione consigliata corrisponde a 200 g, pari a circa 1 melanzana piccola (pesata cruda e al netto degli scarti). Questa porzione è indicata anche per i bambini dagli 11 anni, mentre per i più piccoli varia come riportato nella scheda introduttiva sulla stagionalità.

Per quanto riguarda i micronutrienti, invece, il contenuto calorico della melanzana è molto basso (20 kcal/100 g).

Inoltre, la melanzana fornisce tanta fibra: negli adulti, con una porzione da 200 g, si copre circa un quarto dell’apporto giornaliero consigliato.

L’alimento presenta anche un buon contenuto di vitamine del gruppo B, in particolare niacina e acido pantotenico (utili nel metabolismo dei nutrienti). Anche il contenuto di vitamina C è discreto, ma con la cottura se ne perde una parte. Le melanzane sono poi ricche di alcuni antiossidanti, come le antocianine.

Occorre ricordare infine che le melanzane fresche si conservano in frigorifero, nel cassetto della verdura, per 5 giorni al massimo.

Consigli e curiosità

  • La melanzana va consumata assolutamente cotta, perché cruda è tossica in quanto contiene solanina.
    Il termine melanzana, infatti, significa “mela non sana” proprio per la sua non commestibilità quando è cruda;
  • nello scegliere il metodo di cottura è bene ricordare che le melanzane assorbono grandi quantità di grassi; per cui, benché gustosissime fritte, è bene scegliere questa cottura solo saltuariamente e prediligere invece delle preparazioni con melanzane al forno, alla griglia, in padella o con altri metodi che prevedono un consumo limitato di grassi da condimento;
  • altro consiglio utile in cucina è quello di non sbucciare mai la melanzana per evitare di perdere dei preziosi pigmenti che si accumulano nella buccia e conferiscono all’ortaggio il classico colore viola. Tali composti sono le antocianine, molecole appartenenti alla famiglia dei flavonoidi, in grado di svolgere ruoli protettivi per la salute;
  • per togliere l’amaro, prima della cottura taglia le melanzane a fette, ricoprile con sale grosso, e lasciare spurgare per un paio d’ore;
  • per una conservazione ottimale, è meglio non eliminare il picciolo: in questo modo le melanzane resteranno fresche più a lungo;
  • le melanzane in realtà sono delle bacche carnose. Dal punto di vista nutrizionale vengono però considerate verdure.

Idee per sfiziose ricette senza glutine

Scheda redatta dalla dietista Jasmin Soliman con la collaborazione di Elena Sironi e Lavinia Cappella