Intervista di Manuela Sanson
Riccardo Corbari, studente e atleta esordiente celiaco, classe 2011 di Cremona, ci racconta la sua esperienza di adolescente, diviso tra scuola, amici, gare e successi, ultimo dell’elenco
l’argento vinto a giugno. Riccardo è la piacevole testimonianza di come volere è potere, di come è possibile conciliare celiachia e sport anche a livelli agonistici, e di come se hai un obiettivo, non ci sono ostacoli ma soluzioni. Per questo, gli auguriamo un futuro in salita, sperando di risentirlo e congratularci dei nuovi successi.
Qual’ è la tua specialità?
Il nuoto è la mia passione, mi piacciono tutti gli stili, il mio preferito è lo stile libero. Quando lo pratico è come se non ci fosse nulla attorno a me, in acqua mi sento libero e rilassato.
A quale età hai iniziato?
I miei genitori mi hanno avvicinato al nuoto fin da piccolo. Mi sono trovato bene sin dall’inizio, negli anni ho conosciuto tante persone e molti amici, che sono gli attuali della mia squadra la Baldesio di Cremona, che tutt’ora frequento.
Riesci a conciliare studio, amici e impegni sportivi?
La piscina è la mia seconda casa, la valvola di sfogo se sono triste, arrabbiato o dopo una giornata trascorsa sui libri Mi alleno tutti i giorni, tranne la domenica. E’ dura conciliare tutto, ma ho imparato a gestire bene il tempo. Ogni tanto sacrifico qualche uscita con gli amici, ma appena posso li raggiungo.
Nelle gare a cui partecipi hai mai avuto difficoltà nel trovare alimentazione idonea?
Non è sempre facile trovare dove mangiare in sicurezza, quindi mi organizzo portando il cibo da casa, sia quando partecipo alle gare che per gli spuntini che devo fare dopo ogni allenamento.
Fortuna vuole che mamma e zia sono celiache, e siamo tutti preparati, nonne comprese, che collaborano alla preparazione di tantissime squisitezze. Mia mamma si è rivolta sin da subito ad AIC Lombardia, la quale ci ha sostenuto e supportati, così come l’app sul telefono ci è di grande aiuto! Molto positiva è stata l’esperienza di giugno al Trofeo Baldesio a Cremona, dove, per la prima volta, era presente lo stand di AIC Lombardia, che ha offerto la sacca ristoro a tutti gli atleti celiaci come me, garantendo a tutti la possibilità di fare gli spuntini in piena tranquillità.
La celiachia, secondo te è un limite? Che consiglio ti senti di dare?
Non ritengo che la celiachia sia un limite, anche se spesso serve un grande spirito di adattamento. A chi come me è celiaco, consiglio di non rinunciare mai.. la soluzione si trova sempre! Se dovessi avere amici che scoprono di essere celiaci, sarei pronto ad aiutarli ad affrontare al meglio la quotidianità, soprattutto se legata a una vita sportiva.
Hai suggerimenti per aiutare gli atleti celiaci durante le competizioni?
Al giorno d’oggi ci sono molte soluzioni, per noi atleti è fondamentale che non vengono trascurate tutte le accortezze legate alla sicurezza dell’ alimentazione. Sarebbe bello, se, tutte le strutture fossero preparate per una totale inclusività degli atleti.