In queste poche righe, Fabiola, di 12 anni, frequentante la seconda media del paese in cui abitiamo, ed io (mamma) vogliamo raccontare un episodio accaduto questa primavera. Fabiola dopo essere stata scelta per un progetto Erasmus che si sarebbe dovuto svolgere a Barcellona, per motivi legati all’alimentazione, in quanto celiaca, è stata invitata a rinunciare, non credo per mancanza di volontà o cattiveria, ma per paura. Paura di affrontare una situazione che può spaventare e mettere davanti ad una visione alternativa che a volte non si conosce bene, poiché si è poco informati e appare più grande e impegnativa rispetto a quella che appare in realtà. Dopo diversi confronti con le autorità preposte dall’Istituto, il tutto è andato a buon fine. Fabiola è partita, ha mangiato, con impegno dell’istituzione e suo, perché ha imparato ad adeguarsi, a mangiare cibi diversi e provare gusti nuovi. Dunque, l’esperienza è stata educativa per entrambe le parti, ha portato buoni frutti e ricordi indelebili. Una storia a lieto fine che spero aiuti tutti ad essere pronti per affrontare, senza timori, esperienze che a volte spaventano. Un ringraziamento speciale all’associazione AIC, che dopo essere stata contattata da noi per dei chiarimenti, oltre ad essere stati molto disponibili, sono stati subito pronti ad intervenire per aiutarci in caso non fossimo stati in grado di gestire in autonomia l’incomprensione creatasi con l’istituto.
Ringraziamo Fabiola per questa preziosa testimonianza che sicuramente potrà essere d’esempio per molti lettori per comprendere come basta poco per rendere inclusiva qualsiasi tipo di esperienza.