Immaginare una gelateria come luogo di lavoro, crescita e relazioni: da questa intuizione, maturata all’interno dei servizi educativi dell’impresa sociale Voglio la Luna di Limbiate, nasce Il Gelato della Luna, che oggi entra ufficialmente nel network Alimentazione Fuori Casa (AFC) di AIC Lombardia. Un progetto nato dal desiderio di creare reali opportunità lavorative per persone con disabilità, autismo e fragilità, superando i limiti dei percorsi formativi tradizionali e scegliendo la via dell’impresa sociale, affiancati da un mastro gelataio.
Fin dall’inizio, la gelateria ha scelto un’inclusione a tutto tondo: non solo sociale, ma anche alimentare. Tutti i prodotti sono completamente senza glutine, una decisione resa naturale dall’esperienza personale e dall’attenzione verso chi vive problematiche alimentari. La collaborazione con AIC Lombardia ha permesso di strutturare un servizio sicuro, rigoroso e di alta qualità. Il pubblico apprezza: i clienti non celiaci non percepiscono differenze e, anzi, riconoscono ingredienti e lavorazioni di grande livello.
A pochi mesi dall’apertura, Il Gelato della Luna ha già inserito due persone con disabilità, una assunta e una in tirocinio, e sta avviando nuovi percorsi grazie alla forte visibilità della gelateria. Molti lavoratori stanno dimostrando autonomia e capacità inaspettate, contribuendo alla gestione di diverse ore di apertura.
Non mancano episodi che raccontano il valore di un luogo totalmente gluten free: clienti emozionati, persone che entrano con diffidenza e che escono commosse all’idea di poter scegliere qualunque gusto senza preoccupazioni. Accanto al gelato sono stati introdotti anche torte, panettoni e pandori – tutti rigorosamente senza glutine.
L’ingresso nel network AFC conferma l’impegno della gelateria nel garantire sicurezza e qualità alle persone celiache e rappresenta un riconoscimento del suo modello di inclusione.
«Siamo felici di collaborare con AIC Lombardia – spiegano Daniele Sacco e Roberta Tomasso – perché condividiamo lo stesso obiettivo: creare benessere reale per tutte le persone, soprattutto per chi vive una fragilità. Lavoriamo per una gelateria che non esclude nessuno, e ci emoziona vedere quanto questo venga percepito e apprezzato».