Conosciamo Ilaria Ongaro, referente della Valle Camonica

Ilaria Ongaro ha 45 anni ed è in AIC dal 2017: scopriamo qualcosa di più su di lei!

Da quanti anni fai parte di AIC?
Faccio parte di AIC Lombardia dal 2017 per via della diagnosi a mio figlio, allora tredicenne. Inizialmente cercavo informazioni solo tramite internet, poi sono entrata a far parte dell’associazione nelle vesti di socio.

Cosa pensi di aver dato ad AIC e cosa pensi di aver ricevuto dall’associazione?
Dall’associazione ho sempre ricevuto consigli, risposte chiare e sostegno. Quest’ultimo è fondamentale, soprattutto, quando scopri la malattia e sembra che il mondo ti stia crollando addosso.

Che cosa significa per te essere referente AIC, perché lo sei diventato?
Ho deciso di diventare volontaria e poi referente per riuscire a portare informazioni nella mia valle e zona montana con la speranza che, oltre a puntare sul turismo, il territorio possa puntare anche a questa necessità all’interno degli alberghi e nel campo della ristorazione.

C’è un episodio particolare e significativo che hai vissuto sul territorio come volontario/referente che ci vuoi raccontare?
Insieme a Maura, anche lei referente, siamo riuscite ad organizzare una serata con la sorprendente presenza del presidente Isidoro Piarulli. Abbiamo avuto occasione di confrontarci, condividendo problemi, esperienze e necessità con altri celiaci o famigliari.

Quale luogo consideri il tuo posto del cuore nella tua provincia?
Le montagne vicino a casa sono i miei luoghi del cuore.

Qual è la tua ricetta senza glutine del territorio preferita?
La pizza è il mio piatto forte… non solo per il ragazzino celiaco, bensì per tutta la famiglia.

Che consiglio daresti a una persona che ha appena scoperto di esser celiaca?
Ad un neo diagnosticato consiglio di mettersi in contatto con l’associazione che può aiutare, con consigli semplici e chiari, a vivere il momento in modo più sereno.