Barbara Croci ha 47 anni: scopriamo qualcosa di più su di lei!
Da quanti anni fai parte di AIC?
Faccio parte di AIC Lombardia da circa 7 anni e sono venuta a conoscenza della mia celiachia tramite la dottoressa gastroenterologa che ha fatto la diagnosi definitiva. Ero l’unica in famiglia, non conoscevo nessun celiaco e mi ha indicato AIC come associazione che poteva aiutarmi e sostenermi in questo nuovo percorso di vita.
Cosa pensi di aver dato ad AIC e cosa pensi di aver ricevuto dall’associazione?
Ho dato e continuerò a dare il mio saper essere e saper fare. Ho ricevuto tantissimo: dall’associazione sostegno, formazione ed disponibilità che si palesa in ogni momento e situazione… insomma non mi sono mai sentita sola! Dai soci invece ho ricevuto il loro impagabile affetto, una grande riconoscenza e i loro ringraziamenti sinceri.
Che cosa significa per te essere referente AIC, perché lo sei diventata?
La scelta di diventare referente è stata principalmente di ordine pratico: ho molti contatti che mi consentono di organizzare eventi soprattutto nell’ambito sportivo, ma non solo. Nonostante la maggiore responsabilità, essere referente mi ha dato la possibilità di muovermi con maggiore autonomia nella gestione e preparazione di punti ristoro o altro. Ma quando assumi questo ruolo hai anche un rapporto diretto con i soci, i quali ti contattano tramite email o telefonicamente, per rispondere a quesiti, dubbi o per aiutarli in alcune criticità rilevate. Aiutare a risolvere i loro problemi è per me una grande soddisfazione personale che mi rende felice.
C’è un episodio particolare e significativo che ci vuoi raccontare?
Il primo evento, organizzato da me e da Carmelo Ortuso, era un punto ristoro gluten free in una gara di MTB a Golasecca. Un ragazzo dei partecipanti si è avvicinato commosso dicendo che era la prima volta che qualcuno pensava a lui in quanto celiaco. Era estasiato e lo stesso è avvenuto anche con altre persone, socie e non, ma lui mi è rimasto particolarmente impresso. Da quel momento ho capito che il nostro supporto sul territorio fa veramente la differenza e che valeva la pena proseguire su quella via.
Quale luogo consideri il tuo posto del cuore nella tua provincia?
Sesto Calende: la passeggiata sulla riva del Ticino mi lascia sempre incantata dalla sua disarmante bellezza in ogni stagione dell’anno.
Quale è la tua ricetta senza glutine del territorio preferita?
Gli gnocchi di zucca.
Che consiglio daresti a una persona che ha appena scoperto di esser celiaca?
Ad una persona che ha appena scoperto di essere celiaca consiglio sicuramente di iscriversi all’associazione in quanto rappresenta un valido punto di riferimento per affrontare il “problema” della celiachia. Da AIC si possono avere informazioni di ogni tipo che possono aiutare il celiaco ad affrontare le sue esigenze: dal magazine Celiachia notizie, alle APP con le strutture convenzionate, al Prontuario per alimenti online, a noi referenti ai quali si può scrivere o telefonare per avere consigli e indicazioni.
E qual è il tuo piatto forte gluten free ai fornelli?
Ammetto di essere una brava cuoca, cucino praticamente tutto ed è molto apprezzato quello che realizzo ma se devo scegliere una ricetta che conquista tutti (celiaci e non) è il panettone anche se non è un prodotto “da fornelli”, ma “da forno”.
Che consiglio daresti a una persona che ha appena scoperto di essere celiaca?
Di iscriversi alla nostra associazione sia per avere un aiuto concreto, sia per sostenerci nel lavoro che svolgiamo con impegno per rendere la vita di tutti noi migliore e per tutelare i diritti acquisiti.